GRAZIE DON OSVALDO

Monsignor Osvaldo Checchini, la prima volta che ti abbiamo visto abbiamo  pensato “che garàl pò de segutà a rider luche ”

Poi conoscendoti meglio abbiamo capito che questo  sorriso era ed è il tuo modo personale di presentarti.

Anche nei momenti meno belli, quando non stai bene, tu accogli tutti con il tuo sorriso, magari zoppichi un pò, ma sorridi.

In nove anni di permanenza presso la nostra parrocchia hai realizzato alcune opere importanti per i giovani del nostro paese, non vogliamo qui elencarle per non dimenticarne alcune,  sono sotto gli occhi di tutti.

A noi interessa oggi salutare non il sacerdote, non l’uomo, ma l’amico fraterno, colui che col suo sorriso ha avvicinato tante persone.

Hai apportato subito alcuni sostanziali cambiamenti; hai voluto fare rivivere l’ oratorio e aprire la parrocchia puntando tutto sul volontariato, hai voluto la condivisione delle responsabilità e delle decisioni, nel primo direttivo del Circolo NOI Lonato Oratorio Paolo VI dicesti “ qui tutte le decisioni dovranno essere condivise” e così è stato per parecchi anni.

Hai voluto le commissioni che portavano all’interno del direttivo le proposte di ogni genere per la crescita dell’oratorio, hai voluto la segreteria in oratorio ed in canonica per l’accoglienza di tutte le persone che avessero avuto bisogno, hai riaperto il bar con volontari e la prima cosa che hai detto “siate il biglietto da visita dell’oratorio”,  il vostro modo di accogliere le persone deve rispecchiare l’accoglienza della chiesa.

Abbiamo vissuto l’esperienza unica e fantastica della missione francescana. Abbiamo conosciuto meglio i dieci comandamenti attraverso le tue lezioni sempre interessanti e coinvolgenti.

Le tue conoscenze culturali ci hanno fatto apprezzare tutti i tesori che racchiude la nostra Basilica e con piccoli viaggi nei dintorni ci hai raccontato la storia architettonica e culturale di varie realtà della nostra provincia e di Verona.

Abbiamo condiviso i momenti del Covid, vedere la messa di mezzanotte di Pasqua con te sull’altare insieme agli altri sacerdoti e tutti noi nei banchi, ma in fotografia è stato un momento veramente molto commovente.

Con le tue decisioni condivise hai risanato le finanze sia della Parrocchia che dell’Oratorio che prima a detta di molti “era un debito” ed oggi si autofinanzia, parimenti per la Parrocchia che dopo aver sanato tutti i debiti è in grado oggi di sopravvivere senza particolari problemi.

Per ultimo, ma più importante, ci hai parlato di Dio in modo semplice, comprensibile a tutti con prediche mai noiose, ma sempre coinvolgenti con aneddoti anche personali, sei sceso dall’altare per andare a parlare in mezzo a noi col microfono in mano ed il tuo immancabile sorriso.

Quando hai detto che te ne saresti andato a Rizza non ci volevamo credere, per noi saresti dovuto restare fino alla pensione ed anche oltre, poi ragionandoci sopra abbiamo dovuto comprendere la tua scelta pur non accettandola.

Con la tua bicicletta da corsa, la tutina e le scarpette hai attraversato in lungo e in largo tutto il paese con le sue salite e discese; ora a Rizza avrai vita più facile essendo tutto in pianura e così ti auguriamo che sia anche tutto il resto della tua vita, una strada in pianura senza buche, sobbalzi,  irte salite o pericolose discese come a volte è stato qui da noi.

Tutto ciò che non c’è in queste poche righe e però impresso nella memoria e nel cuore di ognuno di noi

Cos’altro dirti, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE per tutto quello che hai fatto, per quello che non hai fatto e per quello che farai col pensiero alla tua Lonato, ai tuoi Lonatesi, un forte abbraccio, mantieni sempre il tuo sorriso e pedala che “te ghet amò tanto strado de fa”.

Le Comunità di Lonato del Garda e Campagna